Natale in anticipo

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Un albero di Natale ricco di lucine, una tavola imbandita con degustazioni di formaggi abbinati a champagne francesi.

Cuori intarsiati nel legno accanto a tovaglie antiche e posate preziose, bottino di mercatini in cui amo perdermi ogni volta che visito una città nuova.

Musica di sottofondo che accompagna chiacchiere e risate e confidenze e confessioni sui buoni propositi e lo scambio di infiniti auguri.

Quanto è bello il suono degli abbracci insieme al ticchettio dei bicchieri mentre ci si guarda negli occhi e si brinda? Che potenza ha l’amore che in quel momento si sprigiona tra tutte quelle bollicine?

Il mio Natale è iniziato così, la mattina del 18 dicembre, in un’atmosfera surreale che mi ha accompagnato fino al tardo pomeriggio. In una stradina del ghetto triestino, dove sorge Locanda alle Beccherie, al piano terra della nostra struttura ricettiva, persone che non si erano mai viste prima si scambiavano non solo auguri ma sogni e speranze. Condividevano il piacere di stare insieme mentre chiudevano gli occhi mentre assaggiavano formaggi dal gusto prezioso. Ma, soprattutto, sorridevano, perché, a volte, la vita sa davvero essere generosa.

Quei sorrisi sapevano infatti di gratitudine, per aver incontrato anime simili  in un mondo che sembra andare così di fretta e sempre più spesso è incattivito o distratto.

Essere felici di poter parlare e capirsi al volo, di desiderare che il tempo non passasse maledettamente così veloce, perché l’odore della malinconia che si proverà quando il progetto sarà finito, è già nell’aria, quasi a coprire quello del pain d’épices che sta lievitando nel forno che ho allestito per l’occasione.

Locanda alle Beccherie si è trasformata in un set incantato di un video sulla panificazione e ha ospitato Alice e Alessandro, due gitani con il mare negli occhi e il sorriso che ti ammorbidisce. I loro modi così educatamente antichi ma non affettati, l’essenza del loro amore che si estrinseca partecipando l’uno al sogno dell’altro, la grazia di Alice mentre amalgama gli ingredienti del pane, quasi come se stesse preparando una pozione magica che in quel momento ci stava stregando tutti. La cura e la creatività di Alessandro mentre la filma mentre lei cucina, girandole intorno come se i due – lei impastando e lui con la macchina fotografica – stessero dando vita a una danza.

Le spezie, ingrediente principale del pane preparato da Alice, per ricordare a tutti di aggiungere quel particolare quid alle cose che facciamo e, soprattutto, di non permettere a nessuno di rendere insapore la nostra vita.

Le spezie, tante e mischiate come in quel momento eravamo noi, felici e anche un po’ brilli.

Le spezie come simbolo: di non aver paura di osare e che fare è sempre meglio che non.

Le spezie, che hanno arricchito quel pane che ha suggellato un’amicizia, che ci ha fatto credere nei sogni e che ha reso così speciale il nostro Natale in anticipo.

Hanno partecipato insieme a noi alla realizzazione di questo piccolo “miracolo”:

le bollicine di Champagne Philippe Gilbert “La Jolie Fillette” www.giuliomenegatti.it 

i formaggi di Antica Bottega del Gusto della famiglia Villanovich (www.villanovich.com)

l’entusiasmo di Francesca Sarocchi

la passione e l’amore di Alice e Alessandro

la radiosa magia di Chiara Gily

Il video girato in Beccherie è visibile sul canale You Tube di A gipsy in the kitchen. Il link, comunque, è qui. Come fare il pane di spezie

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