Guatemala, la mia ispirazione – Mostra di batik di Elisa Quevedo

 

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I colori del Guatemala a Trieste

Settembre è iniziato sotto una buona stella e, soprattutto, si è colorato di sapori insoliti.

Per quindici giorni, a partire dal primo
settembre, abbiamo ospitato la mostra sul Guatemala con le opere dell’artista Elisa Quevedo.

 

 

“Per me Batik è un biglietto per un’affascinante avventura che ti porta a scoprire immense possibilità di creare personali immagini con effetto quasi marmoreo”.

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Nata in Guatemala, dove è cresciuta e si è diplomata in Interior Design, una volta trasferitasi in Texas ha approfondito studi sull’arte, specializzandosi sui tessili.

Da allora si è innamorata del Batik, che è diventato poi il centro delle sue creazioni per i successivi 20 anni.

Oggi usa questa tecnica sulla seta, creando effetti 3D cucendo e trapuntando i suoi tessuti.
 Natura e paesaggi del suo paese d’origine sono la sua fonte d’ispirazione.

Elisa ha organizzato esibizioni negli USA, in Francia, Svizzera, Danimarca e Regno Unito.

 

Grazie a lei abbiamo imparato e apprezzato quest’arte che abbiamo sempre ammirato da lontano.

 

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Elisa ci ha mostrato gli attrezzi del mestiere (un’infinità di pennelli e spazzole per
stendere i colori e ancora stampi e coltelli per creare forme e fantasie) e ci ha raccontato che lei ha iniziato a stendere la cera sul cotone e poi, solo in seguito, ha scelto la seta, per rendere le sue creazioni ancora più pregiate e raffinate.

 

 

 

Noi ci portiamo a casa un’esperienza travolgente, grazie alla quale abbiamo conosciuto persone interessanti, che hanno scritto negli occhi le loro storie.

Il Il Ron Zacapa, la marimba, tanti amici e gli ospiti del Bed and Breakfast ci hanno fatto compagnia e reso la fine dell’estate meno malinconica e, soprattutto, nonostante la stanchezza e l’impegno, possiamo dire vinta la scommessa di aver creduto nelle potenzialità dell’Enolocanda, spazio mutevole e collettore di belle energie.

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